lunedì 13 settembre 2010

Festa Maria Santissima del Rosario a Bagnara, culto tra storia e tradizione.




L'origine della Madonna del Rosario è stata attribuita all'apparizione di Maria a San Domenico nel 1208 a Prouille, nel primo convento da lui fondato.La Chiesa cattolica celebra la festa della Madonna del Rosario il 7 ottobre di ogni anno. Questa festa fu istituita con il nome di "Madonna della Vittoria" dal papa Pio V a perenne ricordo della battaglia di Lepanto, svoltasi appunto il 7 ottobre del 1571, nella quale la flotta della "Lega Santa" (formata da SpagnaRepubblica di Venezia e Stato della Chiesa) sconfisse quella dell'Impero Ottomano.Il successore, papa Gregorio XIII la trasformò in festa della "Madonna del Rosario": i cristiani attribuirono il merito della vittoria alla protezione di Maria, che avevano invocato recitando il Rosario prima della battaglia.
 La Chiesa della Madonna del SS Rosario, a Bagnara, risalente agli inizi del XX secolo, ha origini antiche. La prima costruzione sorgeva sulla via della terra dell'antica città di Bagnara. Dotata di un cimitero sotterraneo e un'elegante sacrestia, si presentava in stile gotico con il bel campanile, alto circa 13 m. l'interno era affrescato da eccellenti pitture rappresentanti le guerre contro gli Albigesi e altri momenti importanti dell'ordine dei Domenicani. In marmo era il pavimento e i due altari, sul maggiore dei quali era venerato il quadro della Vergine del Rosario, opera del messinese Giovanni Zuccaio. Ad ambo i lati della chiesa vi erano eleganti sedili in legno noce, artisticamente intagliati. E' il terremoto del 1783 che, insieme a gran parte degli edifici bagnaresi, distrugge l'antica chiesa del Rosario. La nuova chiesa del Rosario sorse su un suolo offerto dalla famiglia Sciplini, proprio accanto alla distrutta chiesa parrocchiale di S. Maria delle Grazie. Iniziata nel 1784, era di forma ovale di ordine corinzio. La facciata, al centro della quale venne collocata la statua in marmo dell'Eterno Padre, era delimitata da due campanili laterali. L'interno, adornato di eccellente fattura del Gianforma, presentava sette affreschi del Cristadoro e quattro grandi tele del De Matteis e due di molto pregio: La Madalena Penitente e la morte di Oloferne, unico pezzo oggi esistente. L'altare era di verdi di Gimignano con cornici e fregi di metallo dorato; la pavimentazione scandiva disegni geometrici. (...)
In seguito al sisma  al sisma del 1908 e alla grande alluvione del 27 settembre 1911 la chiesa del Rosario e dell'Addolorata non crollano ma necessaria fu la loro demolizione. Persa la bella e ricca chiesa, l'arciconfraternita chiese all'architetto Pietro De Nava il progetto antisismico di una chiesa modesta . Realizzata in soli 3 anni, è stata rivestita di stucchi ammirevoli e decorati d'oro e di marmi. Non mancano affreschi, quadri e un organo liturgico. Il campanile la cui costruzione venne rimandata per motivi economici , fu realizzato su progetto dell'architetto Francesco Albanese tra il 1948 e il 1951 per poi essere decorato dall'artista calabrese Carmelo Barbaro. Le mani del veneziano Giuseppe Torres e di Primo Panciroli  fecero di questa una delle chiese più interessanti della Calabria, dove tutt'oggi vengono conservati resti importanti delle chiese che furono.
 La Madonna venne venerata come Regina delle Vittorie in ricordo della recente vittoria dei Cristiani contro i Turchi nella Battaglia di Lepanto (1571). A Bagnara Calabra la fraternità o congrega del Santissimo Rosario nasce intorno al 1630 da padre Carbonio pizzarello.
La tradizione popolare tutt'oggi conserva le vecchie usanze. Come già detto la solennità di Maria Santissima del Rosario si venera giorno 7 Ottobre, ma a Bagnara vi è la tradizione di festeggiare la prima domenica di Ottobre. I festeggiamenti si suddividono in cerimonie religiose, messe al mattino e vespri alla sera e festeggiamenti civili. In preparazione alla festa v'è il novenario o meglio "a novina", cioè i nove giorni che precedono la festa sono dedicati alla preparazione spirituale e alla preghiera. Il giorno della festa c'è la santa processione del simulacro, su una "vara", per le vie del paese. La vara viene trasportata dai confratelli Rosariani, vestiti di una tonaca bianca con un mantello nero e un cappuccio bianco alle spalle e un cingolo ai fianchi. Ciò che caratterizza la processione, come tutte quelle Bagnaresi, sono le "fuiute"  che apparentemente possono non avere significato ma che invece parlando con gli anziani del luogo le spiegano come la vittoria del bene sul male; la corsa della Madonna starebbe ad indicare la vittoria sul demonio, la Madonna che corre e scaccia il demonio. 
Il connubio tra storia religione e tradizione, in paesi, appunto come Bagnara, rende più semplice l'avvicinamento alla religione e alla devozione nei confronti di colei che è vista, in ambito religioso Cristiano, come la Madre degli uomini. Volete distruggere la religione? eliminate le tradizioni, poichè la religione fa pare della nostra cultura e tradizione.



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